DOCUMENTI SOLOFRA
La
costruzione del campanile
di
S. Angelo
(Foto di F. Guacci)
1566-1572
Per la sua
costruzione furono utilizzate le
pietre della chiesa dell’Angelo abbattuta
per far posto alla Collegiata. Le pietre marcapiano furono lavorate da scalpellini
di Calvanico in vari momenti. Primo momento La sua
costruzione cominciò nel maggio del 1566. Il contratto fu fatto tra gli
economi della chiesa (il notaio Claudio Ronca, Abbondanzio Garzillo, Abbondanzio Giaquinto) e Rainaldo e Bartolomeo
de Amato e Matteo Pacifico, scalpellini di Calvanico. In esso
scalpellini si impegnarono di porre pietre nuove bianche intagliate per i
marcapiano e di lavorare le pietre in luogo vicino e congruo. Secondo momento Un nuovo
contratto fu fatto nel 1567 tra gli economi della Collegiata (Luca Grasso,
Giovanni Benedetto Petrone, Massenzio Garzilli) e Giovanni Pietro de Rosa e
Vincenzo de Ambrosio di Calvanico per la lavorazione delle pietre di intaglio del campanile cominciato da Ranaldo e
Bartolomeo de Amato. I contraenti di Calvanico si impegnarono
a lavorare tutte le pietre necessarie per il completamento del campanile di
S. Angelo e cioè i cordoli segna piano. Terzo momento Altro
contratto fu fatto nel 1569 con gli stessi Vincenzo
de Ambrosio e Gio Pietro de Rosa, scalpellini di Calvanico. Furono precisati
alcuni elementi della costruzione e alcuni dati per
il pagamento. Quarto momento L'opera venne
ultimata nel 1572 da un altro gruppo di scalpellini e cioè Mastro Paolo Gautieri e Antonio Maiorino di
S. Severino che ebbero l'incarico dagli economi, Giulio Giliberti e Massensio de Donato. Sul campanile
c'è una pietra che reca scolpita la data di inizio
dei lavori: Universitas 1568 |
Il
documento più importante
ASA,
1567, dicembre 10
Convenzione tra
[...]
Convenuti in nostra presetia Ven. Domino Luca
Grasso et honorabilis Gioe Benedetto de Petrono
ac Massentio de Garzillo presentibus Venerabilis ecclesie Santi Angeli
[…] ad una parte et dictis magistris Vincentio de
Ambrosio et Johanne Petro
de Rosa filio magistri de
Rosa emancipato adicto eis
presentibus ita dixit de Casali Calvanici dicta terre
Santi Severini […] et
patta devenerunt iusta:
In
primis dicti magistri Vincentius et Johanne
Petrus presentibus et convenerunt dictis domino Luca, Benedicto et Massentio presentibus
partibus presentibus de lavorareno et fareno
lavorare ad tutte loro spese fatiche et iusta et
tutta quella quantita de petre
vive quale serando bisogno et
necessario per lo servitio delo
campanile de ditta ecclesia novamente
da si fare et quillo incomminzato cioè come sono petre
de fazi piane cantuni
cornice corduni et mezaluna insino ad tanto che ditto campanile sera complito de
tutto lo bisogno necessario de dicte petre quale petre lle habiano da lavorareno dove più commodo sera
de ditta ecclesia talche commodamente se possano condure et portareno
in ditto campanile et quillo meno spendjo se porra in beneficio et utile de
ditta ecclesia.
Item li preditti
Vincenzo et Giohanne Petro prometteno lavorare ditte petre
ad ogni requesta delli
detti preturi et quelle
lavorate assesterenolle sine
accommorno, darnelo si
necessario nge foste da poi che serando
lavorate circha la loro mastria
et manu factura.
Item lli dicti
presbiteri et magistri
della ditta ecclesia de Santo Angelo
promettono et quenisceno alli magistri Vincenzo et Gio Petri tutta quella
quantità de petre quale utilis
lavorando per lo ditto servitio
delo campanile de subito de portarenolle
et farenolle condurre ad
tutte loro spese fatiche et inspe
in ditto loco delo
campanile accio lla lle possano affinare et commodamente lavorare come ditte petre
serando serostate dove lle lavorarando et trovarando.
Item ditti presbiteri et magistri prometteno
alli ditti Vincenzo et
Jo. Petri tutta quella
quantità delle petre quale da hogi
havanti lavorando et farando lavorare de pagarenolle ad ragione de grana cinque et
denaro uno et menzo lo
palmo da si mesorareno lo piano per piano et scordizato per scordizato seu dupio secundo e solito esse soli mesorarre ad judicio de experti in talibus ita che ditte petre siano ben
lavorate et confrontate semelemente
ad iudicio de experti.
Item ditti presbiteri et magistri prometteno
alli ditti magistrri
Vincenzo et Jo. Petri tutta quella quantita de petre quale utilis lavorarande et farande lavorare perlo servitio de ditto campanile siano tenuti de pagarenolle ala
ragione de grana cinque et denaro uno et menzo lo palmo cioè servendo
pagando itache in fine de tutta opera siano integramente satisfatti et pagati et che ohni quattro misi habiano da mesorareno la opera quale se trovarando
havexeno fatta et lavorata.
Item ditti magistri Vincenzo et Jo. Petri
prometteno alli ditti
presbiteri quando manchassero in non lavorareno et fareno
lavorare tutta la integra opera et
petre predette perlo dicto campanile che allora et in
tali caso ditti presbiteri et successuri
presenti in ditta ecclesia se possano fare lavorare dicte petre de tutte loro spese
fatiche dapni et interesse delli quali habiano astare ala semplece parola et dicto cum
juramento tam delli dicti presbiteri et subcessuri presbiteri de dicta ecclesia quia sic.
Item lli dicti
procuraturi promettono dareno
alli ditti Vincenzo et Jo Petri stantia
et letto dove comodante possano stanno et habitareno gratis con senza
salario alcuno nec non tutta quella quantità de petre quale al presente se ritrovano esserno
venute in ditto campanile et
quelle sterostate de pagarelle
alli dicti magistri Vincenzo et jo. Pietri ad
ragione de grana sette lo palmo secundo se soleno mesorare nel uso dicto et narrando et che ditti magistri scalpellini
siano tenuti affinarenolle secundo
se ques ad loro arte ad judicio
de experti.
Quas quidem questionem permissionem et que pacta ditte ambe [...] Presentibus Jiudice
ad contractu not. Matteo Troisii egregio Francisco de
Vigilante m.o Cola de Pandolfello,
m.o. Pompeo de Pandolfelli, Arcagnilo
de Jannattsio et Antonio de
Liotta de dicta terra.
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Michele Arcangelo
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